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Cormons: incontro tecnico dedicato a “La concimazione della vite”

Cormons: incontro tecnico dedicato a “La concimazione della vite”
Martedì 28 gennaio si è svolto l’incontro tecnico dedicato a “La concimazione della vite”, ospitato a Cormons dalla Cantina Produttori. Il meeting è stato organizzato, in collaborazione con la stessa Cantina, da E.B.F. Euro Bio Fert, una società di Mantova che produce da oltre 25 anni fertilizzanti organici destinati all’agricoltura biologica e convenzionale, per migliorare la qualità e la quantità dei raccolti, preservando le caratteristiche fisiche del terreno.

Categorie: Dal Territorio

Tags: Gorizia ,   agricoltura ,   vino ,   viticoltura ,   Fedagri

L’incontro era aperto non solo ai soci della cantina cooperativa, ma anche ai viticoltori, enologi ed agronomi interessati, per una migliore divulgazione delle nuove conoscenze in materia sul territorio. Fra i presenti David Buzzinelli, presidente del Consorzio Collio, Mauro Drius, assessore comunale all’agricoltura, ambiente, igiene, tutela ambientale e verde pubblico del Comune di Cormons, oltre che produttore, e Michele Blazic, Presidente dell’Enoteca di Cormòns. Dopo i saluti del presidente, Filippo Bregant, e del direttore generale, Alessandro Dal Zovo, che promuovono per la Cantina un modello di produzione di qualità nel rispetto dell’ambiente, con particolare attenzione all'impatto della concimazione sull'intero agrosistema viticolo, si è entrati nel vivo dell’argomento. «Lo scopo della riunione - ha detto il presidente Bregant - è proprio quello di diffondere la conoscenza e sensibilizzare sul tema delle concimazioni come aspetto fondamentale per una viticoltura sostenibile e innovativa». Moderati dal giornalista Stefano Cosma, sono intervenuti Gianni Rover, agronomo della Cantina Produttori, con l’esposizione “Concimazione, tuteliamo il terreno, rispettiamo le viti”, e Carlo Alberto Antoniazzi, esperto in prodotti fertilizzanti organici e organo-minerali, con l’intervento “Scegliamo il concime, vinciamo in cantina”. Rover si è concentrato sugli aspetti agronomici, sulla concimazione del vigneto, sulla necessità dell’inerbimento dei filari e della tecnica del sovescio, per una gestione corretta del terreno che dev’essere vivo. Ovvero adeguatamente ricco di azoto, fosforo, magnesio e potassio. Proprio su quest’ultimo elemento ha esordito Antoniazzi: potassio sì, ma quanto basta e quando serve. Le stagioni sono diverse dal passato, i cambiamenti climatici obbligano a un’attenzione particolare e all’uso di diverse tecniche di fertilizzazione, compresa quella fogliare. Il direttore generale Dal Zovo, prima del dibattito, ha concluso sottolineando come «in un’azienda moderna, viticoltura, enologia, commercializzazione e amministrazione devono crescere ed aggiornarsi di pari passo. Non devono essere settori a sé stanti ma fondersi fra di loro. Le nuove conoscenze sull’accumulo del potassio nella bacca della vite, causato dal cambiamento climatico, fanno sì che, se non controllato, questo sovradosaggio crei danni sia a livello enologico, con la produzione di vini meno acidi, freschi e fruttati come invece il mercato richiede, sia a livello economico, con un aumento dei costi di produzione».

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