"La cooperazione di Confcooperative si impegna a far parte del tavolo di lavoro permanente che nasce intorno alle esigenze del carcere di Udine e ai lavori di ristrutturazione ed ampliamento che sono in progettazione. Le cooperative che hanno per vocazione la mutualità e dunque lo scambio e il vicendevole aiuto devono collaborare alla costruzione di futuri possibili per le persone che vivono in carcere durante la detenzione ma anche e soprattutto successivamente. Ma non solo le cooperative, tutte le associazioni datoriali e le imprese no profit devono essere coinvolte e fare la loro parte per il futuro dei 138 ospiti della casa circondariale": lo ha detto la presidente di Confcooperative Alpe Adria, Paola Benini, intervenendo al convegno "CARCERE: RIPARTIRE DALLA COSTITUZIONE" promosso dal Garante delle persone Private della libertà personale del Comune di Udine, Associazione Icaro e "La società della ragione", martedì 31 maggio.