Digitalizzazione e innovazione nei servizi alla persona erogati dalle cooperative sociali aderenti a Federsolidarietà Fvg: è questo il focus dell’indagine condotta dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste e finanziata dalla Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia (art. 5, commi 29-33 della LR 34/2015). Il progetto coinvolge Federsolidarietà Fvg, la federazione di settore di Confcooperative Fvg, che riunisce in regione 157 cooperative sociali con 9.199 addetti e ricavi per 356 milioni di euro complessivi.
«Il progetto si propone di esplorare le modalità in cui si sta realizzando la digitalizzazione nelle cooperative sociali aderenti a Confcooperative Fvg che operano nell’ambito dei servizi alla persona – spiega la responsabile scientifica, prof.ssa Anna Zenarolla – e nasce dalla necessità di raccogliere e sistematizzare informazioni sull’impatto che le tecnologie digitali stanno generando sui processi organizzativi, sui servizi offerti, nonché sulle esperienze di operatori, stakeholder e fruitori dei servizi in un settore, come quello della cooperazione sociale, strategico per il sistema di welfare regionale».
Secondo Luca Fontana, presidente di Federsolidarietà Fvg, si tratta di una ricerca di grande importanza per l’innovazione del terzo settore: «Vogliamo porre la cooperazione sociale all’avanguardia in processi che favoriscono un modo nuovo e più efficace di sviluppare la relazione tra assistiti ed operatori sociali, e anche di sperimentare soluzioni innovative per andare incontro a persone in situazioni di fragilità grazie al supporto della tecnologia».
«Il lavoro di ricerca che ha preso avvio in queste settimane – spiegano Zenarolla e Fontana – permetterà di promuovere una cultura organizzativa condivisa, orientata all’innovazione attraverso l’adozione delle ICT, e di elaborare indicazioni e buone prassi da presentare all’amministrazione regionale, con l’obiettivo di supportare la digitalizzazione del settore».