Il dumping contrattuale non è solo una distorsione del mercato, ma un vero e proprio rischio per la tenuta sociale ed economica di interi settori. È a partire da questa consapevolezza che Confcooperative Alpe Adria, insieme alla AST CISL di Trieste Gorizia, e in collaborazione con Confcooperative Lavoro e Servizi FVG, ha promosso due tavole rotonde nell’ambito del ciclo di incontri “Regole e mercato”.
Gli appuntamenti sono dedicati a due comparti cruciali per l’economia del Friuli Venezia Giulia – servizi e logistica – entrambi attraversati da fenomeni di concorrenza al ribasso.
Dopo il primo evento ospitato a Monfalcone sul “Il settore dei servizi e la contrattazione leader per una regolarità del mercato”, il secondo appuntamento è in programma a Trieste giovedì 2 ottobre, alle 10, nella Sala Riunioni del Museo Teatrale Carlo Schmidl. Titolo: “Il Ccnl Logistica & trasporti, tra regole e sfide del mercato”. La tavola rotonda, moderata dal giornalista Francesco De Filippo, responsabile di ANSA Fvg, vedrà confrontarsi l’assessore regionale alle infrastrutture Cristina Amirante, l’imprenditore Enrico Samer (Samer & Co. Shipping), il direttore di Confcooperative – Lavoro e servizi Antonio Ambrosio e il segretario generale Fit-Cisl FVG Antonio Pittelli.
“Il modello concorrenziale al ribasso, che pregiudica la dignità e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, indebolisce non solo l'intero sistema portuale, ma mette a rischio la tenuta sociale di tutto il territorio - ha riferito il sindacalista, anticipando il focus dei lavori - A questo si aggiunga, considerato lo scenario geopolitico ed economico internazionale, che puntare esclusivamente sul traffico dei container potrebbe rilevarsi una strategia miope. E' fondamentale innescare una nuova fase di sviluppo, andando a diversificare il business, costruendo un porto capace di garantire una occupazione stabile, basata su innovazione e resilienza di fronte alle crisi globali".
“Senza regole condivise e senza rispetto dei contratti collettivi, il rischio è che prevalga una competizione giocata tutta sui costi del lavoro. Una dinamica che penalizza i lavoratori, costretti ad accettare condizioni meno tutelanti, e allo stesso tempo le imprese corrette, schiacciate da chi opera in dumping”, ha rilevato Paolo Tonassi, direttore di Confcooperative Alpe Adria.