Trieste, 03 ago – “E’ stato un incontro franco e costruttivo che ha unito l’analisi delle criticità attuali alla discussione sulle prospettive future. Il confronto, infatti, è la miglior via per affrontare le difficoltà che la situazione generale del comparto agricolo ci sta ponendo.” Così l’assessore regionale alle Risorse agricoalimentari e forestali, Stefano Zannier, a margine dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Udine nella sede di Confcooperative con alcuni rappresentanti di Fedagripesca Fvg guidati dal presidente Venanzio Francescutti.
Tra i temi affrontati una valenza di primo piano è stata attribuita alla “burocrazia agricola” che lo stesso presidente Francescutti ha definito ormai “insostenibile e inaccettabile”. In particolare, oltre ad aver messo in rilevo la distorsione generata dalla sommatoria delle competenze statali e regionali, il presidente di Fedagripesca ha puntato l’indice sull’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) da cui dipendono i pagamenti dei contributi comunitari, evidenziando come i ritardi nelle procedure generino dei problemi al settore. A tal riguardo Francescutti ha sottoposto all’assessore la possibilità di effettuare una valutazione sui costi e i benefici di un eventuale disimpegno da Agea, “studiando se sia più conveniente aggregarci ad altre Regioni o creare una struttura autonoma”.
Speculare la situazione che coinvolge l’ambito della pesca in quanto “anch’esso è gravato – ha evidenziato il vicepresidente di Fedagripesca, Fabrizio Regeni -da norme che vanno aggiornate. Urgente è anche lo sblocco dei bandi del Fondo per la politica marittima (Feamp), che sono fondamentali per le aziende regionali”.
A Fedagripesca (federazione settoriale di Confcooperative) aderiscono 150 cooperative in Friuli Venezia Giulia: 44 nel settore lattiero-caseario, 7 in quello vitivinicolo, 9 in quello cerealicolo, 18 ortofrutticoltura, 13 nella pesca e acquacoltura, 59 in altri settori e servizi vari. I numeri sono di 10.662 soci agricoltori e pescatori, più di 1.000 addetti diretti e ricavi per 516 milioni di euro all’anno. Un settore esteso, che ha visto quest’anno la riunione del comparto agricolo e quello della pesca in un’unica Federazione.
Francescutti infine ha ribadito il ruolo della cooperazione nella difesa del reddito degli agricoltori professionali attraverso la creazione di valore lungo l’intera filiera e riconoscendo come indirizzo strategico quello di favorire l’accesso ai mercati internazionali, dove la richiesta di prodotti di qualità Made in Italy è sempre maggiore e dove l’immagine dell’agricoltura friulana viene percepita positivamente. Per il futuro la strategia dell’agroalimentare regionale, secondo il presidente di Confagripesca, è rappresentata dalla valorizzazione in un ambito globali, al quale si accede solo con dimensioni e forza commerciale adeguate. In questo senso anche la collaborazione con aziende leader di mercato può essere una ricetta che contribuisce a remunerare al meglio i prodotti degli agricoltori. “È già avvenuto, con successo, in passato. L’importante – ha concluso - è un’attenta regia che tuteli i produttori locali, come è avvenuto per esempio nel caso, spesso non adeguatamente compreso, del riuscito salvataggio di Latterie Friulane». (ARC/GG)