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Crescono ancora le bollicine friulane. Naonis oltre il milione e mezzo di bottiglie

Crescono ancora le bollicine friulane. Naonis oltre il milione e mezzo di bottiglie

Gli spumanti friulani a marchio "Naonis" della cantina cooperativa La Delizia di Casarsa crescono ancora, superando il traguardo di 1 milione e mezzo di bottiglie vendute. La cooperativa inoltre in assemblea elegge per la prima volta una donna nel Consiglio d'amministrazione. 

Categorie: Dal Territorio

Tags: agricoltura ,   Dai territori ,   donne ,   vino ,   viticoltura ,   Pordenone ,   Fedagri ,   cooperative agricole

Continua a crescere la domanda di bollicine friulane da parte dei consumatori, che le percepiscono sempre più come prodotto di qualità di una terra che ha sempre proposto grandi vini: la cantina La Delizia di Casarsa ha infatti superato il traguardo di 1 milione e mezzo di bottiglie vendute quest’anno della sua linea di spumanti Naonis. Basta ricordare come nel 2016  in questo periodo dell’anno veniva celebrato il milione di bottiglie vendute: c’è stato quindi un aumento notevole e le vendite potranno salire ancora viste le ormai prossime festività natalizie da qui alle fine di dicembre. In queste ultime settimane dell’anno è stata anche rinnovata dai soci parte del consiglio di amministrazione. Tra i nuovi consiglieri la novità della prima donna eletta nella storia della cooperativa, Rossella Turian, che porterà la sua esperienza di viticoltrice nel consiglio insieme ai colleghi Venanzio Francescutti, Manuel Praturlon e Pietro Bomben. 

“Siamo soddisfatti - ha commentato il presidente de La Delizia Flavio Bellomo - per questa elezione in consiglio di nuovi soci, a partire dalla prima donna che rappresenta un passo importante per la nostra realtà cooperativa. Essi si affiancano a quelli riconfermati, in un quadro di rinnovamento all’insegna della continuità che consolida ulteriormente il cammino di innovazione e crescita da noi percorso negli ultimi anni. Il 2018 ci vedrà ancora impegnati nella valorizzazione dei vini e della base sociale, primo punto di forza della nostra realtà che nasce dal cuore del Friuli grazie all’unione di oltre 400 viticoltori e che sa allo stesso tempo guardare con successo oltre i confini, sia regionali che nazionali. Infatti ormai siamo una delle prime 10 cantine d’Italia produttrici di Prosecco, con un marchio che inizia a essere punto di riferimento e di confronto sul mercato”.

Naonis si sta consolidando come uno dei marchi di qualità sul mercato italiano in tutte le regioni. “Il mercato Ho.re.ca.- ha aggiunto il direttore generale Pietro Biscontin  - in questo 2017 ci ha dato grandi soddisfazioni, specialmente nei locali di tendenza che hanno voluto Naonis per le loro prestigiose carte dei vini. Nuclei forti li abbiamo in tutta Italia, ripartiti fra le grandi città, a partire da Roma e Napoli, e le località turistiche, sia estive che invernali. Ma quest’anno va sottolineato anche il positivo interesse dei consumatori del Friuli Venezia Giulia: essere scelti dai friulani stessi, soprattutto in fatto di bollicine, non è assolutamente scontato e anzi rappresenta un ulteriore notevole traguardo che abbiamo raggiunto grazie a tutti”. 

Fine anno è un momento importante anche per tracciare un bilancio globale dei vini La Delizia sui mercati internazionali, dove alla pari dell'Italia non solo il Prosecco ma tutti gli spumanti sono fortemente richiesti. “La linea Naonis sta crescendo anche all’estero - ha aggiunto Bellomo - con mercati quali Germania, Regno Unito e Stati Uniti che la apprezzano insieme ai nostri altri marchi. Una piccola soddisfazione, tra i mercati emergenti per la nostra cantina, è rappresentata inoltre dalla Francia, terra per antonomasia delle bollicine che ha iniziato ad apprezzare i nostri spumanti”. “Il tutto - ha concluso Biscontin - senza dimenticare l’altro punto di forza della nostra cantina, ovvero il Pinot grigio. E sempre a proposito di bollicine ci sono interessanti segnali di crescita della domanda di spumanti che non siano Prosecco: basti pensare alla nostra Cuvée Jadér, vino interamente ideato dalla nostra cantina partendo da zero fino ad arrivare al fortunato nome, nonché alla Ribolla Gialla per la quale l’interesse è sempre più crescente. L'aver saputo "puntare" in anticipo su questi vini conferma la nostra capacità di leggere con chiarezza desideri e richieste dei consumatori. Un percorso sempre più nitido che ci trova ora pronti a rispondere a tutte le richieste”. 

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