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Caseificio “Alto But” inaugura nuovo negozio a Tolmezzo

Caseificio “Alto But” inaugura nuovo negozio a Tolmezzo

Inaugurato oggi a Tolmezzo il nuovo spaccio del caseificio sociale “Alto But” alla presenza del vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello. Il punto vendita acquisito grazie alla fusione con la storica Latteria di Tolmezzo.

Categorie: Dal Territorio

Tags: Udine ,   latterie ,   montagna ,   agricoltura ,   Carnia ,   Dai territori

Inaugurato oggi alla presenza del Vice Presidente Sergio Bolzonello e delle autorità locali il nuovo spaccio del Caseificio Sociale Alto But scarl. Acquisito grazie alla fusione con la Latteria di Tolmezzo, lo storico immobile risalente agli anni Venti del secolo scorso, è stato oggetto di una importante ristrutturazione che ne ha fatto un negozio molto moderno e funzionale, con una sala degustazione per i clienti e, in futuro, una latteria didattica aperta agli studenti. «Si tratta di un progetto capace di non disperdere un importante patrimonio», ha indicato il vicepresidente della Giunta regionale, Sergio Bolzonello, presente all’inaugurazione. «È inoltre necessario proseguire a ragionare anche su Friulmont in un'ottica di unità, realizzando delle attività da mettere in campo in modo unitario perché dividere è semplice ma ricostruire richiede tanto tempo, è difficile e lo è ancora di più in un territorio montano. La Carnia, esempio di solidarietà e di cooperazione, deve restare unita». 

Nel suo discorso il presidente del Caseificio Claudio Peresson ha evidenziato come le ultime realtà casearie della montagna friulana, Enemonzo, Sutrio e Ugovizza, siano gli ultimi presidi di quel sistema di produttori lattiero caseari che un tempo caratterizzavano l’economia locale. Un presidio di genuinità e tradizione che ha sempre avuto anche il duplice ruolo di salvaguardia del territorio che i singoli produttori svolgevano curando i pascoli e i boschi della Carnia. 

Un forte plauso è giunto dal presidente di Confcooperative Udine, Flavio Sialino che ha ricordato come l’investimento di oggi sia indispensabile affinché le eccellenze agroalimentari del territorio, non solo il formaggio visto che l’esercizio commercializza anche altri prodotti locali, trovino adeguata promozione ed il valore aggiunto venga riconosciuto agli agricoltori e non venga trattenuto dalla grande distribuzione. Il futuro, conclude Sialino, sarà sempre di più nella vendita diretta organizzata da realtà, come i caseifici, in grado di mettere assieme anche i piccoli produttori locali in negozi che servano le esigenze delle nostre comunità territoriali.

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